Sento spesso dire “non bisogna antropomorfizzare (o umanizzare) il cane”. Condivido appieno questa idea, ma è importante, prima di sentenziare, sapere bene di cosa parliamo.
Cito direttamente dal dizionario: l’antropomorfismo è l’attribuzione di caratteristiche e qualità umane ad esseri animati o inanimati o a fenomeni naturali o soprannaturali, in particolare divinità. Il termine deriva da due termini greci, άνθρωπος (anthrōpos), “umano”, e μορφή (morphē), “forma”.
Quindi, antropomorfizzare il cane significa attribuire al cane caratteristiche umane. Questo avviene, ad esempio, quando mettiamo cappellini, vestitini (non che abbiano una finalità di scaldare) al cane, oppure quando gli mettiamo il profumo o quando pensiamo che il cane parli come noi umani. Questo è sbagliato, non è rispettoso della sua natura, al cane piace andarsene in giro a rotolarsi nel fango o nel letame, scavare buche e infilarci il muso, mangiare le schifezze che trova in giro, masticare una pallina da tennis piena di bava e terra, non di certo sfilare in tutù con le unghie colorate e la lacca sul ciuffo.
Fino a qualche decina di anni fa si pensava che il cane non provasse emozioni, nemmeno il dolore e la paura. Poi si è passati a credere che provasse solo le emozioni primarie (rabbia, paura, tristezza, gioia, sorpresa, disgusto, felicità). Tuttavia, è ormai noto alla comunità scientifica mondiale che i cani (come molti altri mammiferi e non solo) provano emozioni, hanno convinzioni, sentimenti, tutte caratteristiche di una mente complessa che si caratterizza a livello di individuo con un carattere e una personalità propria.
Purtroppo sento spesso ammonire “non antropomorfizzare il cane” quando alcune persone dicono “il mio cane è geloso” oppure quando lo fanno salire sul divano, o ancora quando lo coccolano o lo fanno dormire sul letto.
Se dico che amo il mio cane, che gli piace da matti il gelato e la pizza, che è felice di stare appiccicato a me (se non fa troppo caldo) anche a letto, che quando ha fame mi porta una scarpa che va a cercare in camera per avere la mia attenzione, non lo sto antropomorfizzando, non gli sto attribuendo caratteristiche umane, ma gli sto attribuendo caratteristiche sue, di cane di famiglia!
Quindi, non fatevi abbindolare e intimorire quando vi dicono “non antropomorfizzare il tuo cane” solo perché lo amate e lo conoscete così bene da poterlo descrivere come un vero amico 😉