Il cane è un animale sociale; nasce e cresce all’interno di famiglie numerose e in natura vive per tutta la vita all’interno dei così detti “branchi”. Nella storia dell’evoluzione, che circa 80.000 anni fa ha portato alcuni esemplari di lupo ad avvicinarsi all’uomo, fino a diventare cane nel corso dei millenni, questo animale ha vissuto in strettissima relazione con le persone, facendo parte integrante del gruppo familiare allargato. Dapprima come guardiano poi come indispensabile collaboratore nella caccia, il cane ha sempre vissuto i suoi gironi passando tutto il tempo insieme ai suoi punti di riferimento umani. Solo nel 17° secolo, con l’urbanizzazione, è nata la “moda” di lasciare i cani fuori di casa, per passare solo poco tempo con loro. Avere un cane socialmente isolato (in giardino, in serraglio, di guarda in un’azienda, etc) porta molto malessere a questo animale, che, anche se in compagnia di altri animali, vive isolato da quello che si presume essere il suo punto di riferimento umano, che però ci si aspetta sia senza alcuna esitazione “il capobranco” quando l’umano decide che è il momento di obbedire.
In natura gli elementi che creano grossi problemi vengono espulsi dal branco, costretti a vivere tenuti lontani dal resto del gruppo, non c’è punizione peggiore.
Molte persone non si rendono conto che il cane sta bene dove sta il resto della famiglia: se si sta in casa sarà in casa, se siamo tutti in giardino starà in giardino, ma non conosco nemmeno un cane che, avendo la possibilità di restare solo lo faccia per più di 10 minuti.
“il cane sta bene se sta in giardino”, “non posso prendere un cane perché non ho il giardino” o “non tengo il cane in casa perché mi sembra di costringerlo, lui sta bene in giardino” sono frasi che ho sentito spesso, ma sono retaggi culturali dell’ultimo secolo che nulla hanno a che vedere con la vera conoscenza del cane. Anche per questo affidarsi ad un esperto per avere consigli, invece che al vicino di casa o al nonno che ha sempre avuto cani (magari non sono mai stati davvero felici, ce lo siamo chiesto?) è sempre buona norma quando si decide di accogliere un cane in famiglia.